martedì 15 aprile 2014

Insylum



“ Sei qui, nel manicomio, per qualcosa che hai fatto. Non ricordi i dettagli; non ancora, ma sei qui per lavorare sui tuoi problemi in maniera costruttiva. Per imparare dagli errori e continuare con la tua vita in quello che che chiamano “il mondo”.
E’ arte ed artigianato, pasti, medicine e terapia : la vita di un animale domestico.
Ben curato e mantenuto, ma a cui non è permesso di attraversare i cancelli che conducono al mondo esterno.
Sei ad Insylum per ricordare
Qualcosa di importante è andato perduto. Qualcosa più importante di qualsiasi altra cosa tu abbia mai scoperto in vita tua.
Ed a notte fonda, dopo la terapia e la TV, tu siedi,sveglio, e ci pensi.
E’ come cercare di raggiungere il buio fondo di un cassetto pieno di affilati, arrugginiti strumenti di qualche operazione dimenticata.
E’ facile tagliarsi, è facile sanguinare.
Ricordi una festa. Una maschera.
Una recita ...
Ricordi la fine del mondo.
Qualche volta non hai idea di cosa tu stia facendo qui. E’ come cercare di curare un ubriaco chiudendolo in una distilleria. Tu ed i tuoi amici, quelli che ti sono rimasti, parlate e parlate. Del passato. Delle cose che pensi siano reali.
Avete punti di vista diversi su molti ricordi, ma su una cosa siete tutti d’accordo :
A volte è meglio non ricordare “

tratto dall’introduzione del manuale di gioco

Insylum è un gioco di ruolo “diceless” ovvero un gioco in cui il risultato delle azioni non è affidato al tiro dei dadi. Questo e la scarsità di regole fanno si che narrazione ed interpretazione debbano essere elementi forti.
Per farvi un’idea di cos’è Insylum è bene che sappiate che il manuale consta di una trentina di pagine di cui una è dedicata al regolamento e tutto il resto è ambientazione.
Nonostante questo tutte le volte che l’abbiamo proposto ha riscosso un notevole successo perchè è proprio l’ambientazione ad essere descritta in maniera magistrale ed a fornire al direttore di gioco gli elementi per calare i giocatori nell’allucinato contesto del manicomio.
In pratica, più che un gioco, un proto-gioco che permette al direttore di sbizzarrirsi nell’aggiunta dei dettagli e delle sfumature.

Insylum potrebbe essere considerato un lontano spin-off de “il richiamo di Cthulhu”, di fatto l’autore Dennis Detwiller, nella sezione di gioco che riguarda il misterioso “mondo della notte”, prende ispirazione dagli scritti di H.P. Lovecraft, ma soprattutto da “il re in giallo” di R.W. Chambers.
Noi, nelle nostre manifestazioni, ne proponiamo una versione ambientata in Italia che ha come background gli altrettanto misteriosi (e per giunta nostrani) miti etruschi

lunedì 14 aprile 2014

Dungeons & Dragons ( Boxed Set )

Cosa si può dire di Dungeons and Dragons che non è già stato detto ?
Innanzitutto che quello che proponiamo è il gioco di ruolo originale del 1977 pubblicato in italia dalla Editrice Giochi, un vero e proprio “passaggio obbligato” o quasi per un’intera generazione di giocatori.
Da giocatori navigati quali siamo abbiamo deciso di andare controcorrente, di ritornare ai primordi del gioco di ruolo, abbandonare i rigidissimi schemi di regole dei giochi più moderni e tornare  a mettere il giocatore, con la sua fantasia, creatività, inventiva e capacità di immedesimazione al centro del gioco: basta poco, un tavolo, qualche sedia, gomme e matite quanto basta, schede, una scatola rossa, magari anche una blu e una verdina per i più esperti e si è pronti ad affrontare incredibili avventure, esplorando angusti sotterranei e cercando favolosi tesori. Ovviamente il tutto ha un prezzo: anche il direttore del gioco, o Dungeon Master, deve essere all’altezza dei giocatori ed abbondare con la fantasia, la creatività ed essere pronto ad improvvisare, per creare delle situazioni uniche, il tutto per amplificare al massimo l’esperienza di gioco.
Questo è principalmente il motivo per cui abbiamo fatto questo azzardo, provare a far tornare in auge un gioco ormai considerato “vintage”, per la sua apparente semplicità, che nasconde una ricchezza di sfumature, ed offre a chi si siede al nostro tavolo di dare libero sfogo alla fantasia, interpretando un abile e leggiadro elfo delle foreste o un burbero ed arcigno nano, permettendo anche a chi si avvicina per la prima volta ad un gioco di ruolo di prendere familiarità con un sistema di regola molto semplice e concentrarsi a pieno sul piacere di giocare.